Alcuni anni fa mi sono trovata ad affrontare un problema di ricerca piuttosto difficile nel mio albero genealogico. Avevo ricostruito un’intera famiglia, ma non riuscivo a sviluppare la linea della madre. Mi mancavano alcuni dati importanti che mi avrebbero aiutato nella mia ricerca. All’epoca ero molto impegnata e non potevo dedicare ore a esaminare microfilm o immagini digitali per trovare le informazioni di cui avevo bisogno. Alla fine ho lasciato perdere temporaneamente quella parte del mio albero genealogico per concentrarmi su un altre linee.
Circa un anno più tardi, ho deciso di rivedere questa famiglia. Dopo aver fatto ricerche nei documenti indicizzati di FamilySearch.org per alcuni minuti, non potevo credere a quanto rapidamente sono riuscita a trovare un atto di matrimonio che menzionava il nome da nubile della madre in questione, assieme ai genitori. Nel periodo in cui avevo rimandato la ricerca di questa famiglia l’anno precedente, qualcuno aveva indicizzato il documento esatto di cui avevo bisogno! Ero emozionatissima! Tuttavia, nel mio entusiasmo non ho dimenticato di fare una piccola preghiera a Dio, come di solito facevo, ringraziandoLo per avermi aiutato a trovare le informazioni di cui necessitavo. Poi mi è venuto in mente che Dio non era l’unica persona che dovevo ringraziare. All’improvviso ho avuto un forte desiderio di ringraziare chi aveva indicizzato l’atto di matrimonio cosicché io potessi trovarlo! Ma come potevo sapere chi era questa persona? Per me era impossibile saperlo, ma Dio lo sapeva. Quindi mi era chiaro cosa fare: ho pregato Dio e Gli ho chiesto di benedire la persona che aveva indicizzato quel documento, chiunque fosse. Ho provato una profusione di amore per quell’indicizzatore.
Mi sono subito resa conto, però, che non era stato solo l’indicizzatore a rendermi disponibile quel documento, era stato anche l’arbitro! Inoltre, ci sono persone all’interno di FamilySearch che lo hanno preparato per la pubblicazione e molti altri che lo hanno gestito — dall’operatore fotografico che ha scattato la foto fino all’ufficiale che, penna in mano, si è seduto con i miei antenati molti anni fa e ha scritto le informazioni che ora io avevo tra le mani. Nessuna di queste persone mi conosceva o sapeva il mio nome, ma avevano fatto qualcosa che per me significava tantissimo. Sono stata pervasa da un sentimento di amore e di apprezzamento per tutti coloro che avevano contribuito alla mia scoperta di questo documento. Nel corso di quella mia preghiera, ho chiesto al Signore di benedire ognuna di quelle persone per aver svolto la loro parte.
Adesso questa è diventata un’abitudine per me: ogni volta che trovo un documento riguardante un ramo del mio albero genealogico, chiedo a Dio di benedire l’indicizzatore, l’arbitro e tutti gli altri che hanno fatto sì che il documento arrivasse fino a me. Quindi, se sentite una spinta in più mentre indicizzate o arbitrate, questo potrebbe essere il motivo: ci sono persone che pregano per voi e che vi ringraziano per il vostro lavoro. Forse ricevete benedizioni al di fuori dell’opera di indicizzazione: benedizioni per la vostra famiglia, benedizioni di protezione, benedizioni di salute. Qualsiasi sia la forza supplementare che provate nella vostra vita personale a motivo del vostro servizio, ricordate che ci sono persone riconoscenti come me che fanno il tifo per voi, che vi ringraziano e che pregano per voi.
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